Cerca
Close this search box.

IL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA

Il Servizio di Accoglienza è un punto di riferimento per rispondere alle richieste di ogni donna e si articola in:

  1. accoglienza telefonica e primo colloquio
  2. consulenze legali (civili e penali) e notarili,
  3. colloqui di sostegno, individuali e di gruppo, volti ad elaborare un progetto di uscita dalla violenza, di monitoraggio e di accompagnamento,
  4. consulenze psicologiche,
  5. colloqui di orientamento al lavoro,
  6. colloqui di valutazione per l’inserimento in strutture residenziali di primo livello come la Casa Rifugio a indirizzo segreto e di secondo livello come gli alloggi protetti e sociali,
  7. colloqui di valutazione per l’inserimento nel laboratorio di Teatro Terapia.

Per accedere all’accoglienza è sufficiente una telefonata o presentarsi direttamente presso la sede del Centro Antiviolenza per fissare un appuntamento.
L’obiettivo dell’accoglienza è offrire alle donne uno spazio protetto e non giudicante, dove possano trovare ascolto, informazioni, sostegno e confronto: orientarle affinché possano prendere le decisioni più opportune per sé valorizzando le proprio risorse personali e indirizzandole verso quelle esterne sui cui possano contare.

ACCOGLIENZA
telefonica

Ascoltare chi ti parla attraverso un telefono significa affacciarsi su una vita

Il primo passo per la donna, un grande atto di coraggio, è quello di digitare il nostro numero, uno dei nostri numeri, e sentire che c’è chi è pronto a rispondere alla chiamata ma soprattutto è pronto ad ascoltare.
L’Accoglienza telefonica è una funzione fondamentale del CAV: il primo incontro, il primo approccio, una porta virtuale che si apre e che può rappresentare un’opportunità per aprirne tante altre.

Ascoltare chi ti parla attraverso un telefono significa affacciarsi su una vita, su una storia, su grumi di dolore, di delusione, di progetti di vita incompiuti.
E’ un momento delicato, in cui si possono risvegliare vissuti dolorosi, un tormento tanto profondo che induce la donna a dire cose così intime ad una sconosciuta.

Il telefono suona e si risponde: a volte trema la voce, si teme, nonostante la formazione e le riflessioni in equipe, di non essere abbastanza pronte, ma la richiesta d’aiuto viene accolta, si ascolta con grande attenzione e si accolgono anche i silenzi che si susseguono nel discorso. Lei deve percepire, dal tono della nostra voce, dalle nostre parole che può trovare aiuto e sostegno da indurla a compiere il passo successivo: venire di persona al Centro, per il primo colloquio, con speranze e timori per ricostruire un finale diverso alla sua storia.

Il PRIMO COLLOQUIO D'ACCOGLIENZA

È finalizzato a inquadrare la situazione, le tipologie delle violenze, la durata e il loro andamento nel corso della relazione e soprattutto nell’ultimo anno.
L’incontro viene svolto in una stanza che garantisce privacy e riservatezza tra l’operatrice (talvolta affiancata da una volontaria e/o tirocinante in formazione) e la donna.
La metodologia si basa sul non giudizio e sull’ascolto attivo, non vengono dati consigli. Ogni donna ha la possibilità di svolgere un esame realistico dei propri obiettivi e delle misure di protezione.

Il Servizio di Accoglienza viene attivato per le donne che richiedono espressamente aiuto, informazione e protezione. Per ogni donna che contatta il Centro Antiviolenza viene compilata:

  • una scheda anagrafica che raccoglie la sua storia di vita, le varie tipologie di violenze subite,
  • l’informativa sulla privacy,
  • una valutazione del rischio di recidiva attraverso il modello S.A.R.A. Plus (Spousal Assault Risk Assessment) di Anna Costanza Baldry

La valutazione del rischio è un complesso di azioni e di valutazioni che tendono a fornire un quadro prognostico – quindi di previsione – circa il verificarsi di eventi o circostanze che possano mettere a repentaglio l’incolumità o la sicurezza della donna e dei minori. Questo modello aiuta le operatrici ad adottare misure di protezione verso la donna e i minori in situazione di violenza e di mettere in atto strategie per prevenire il rischio medesimo, o comunque limitarne l’incidenza, l’intensità, l’impatto.

Nel colloquio viene compilato un questionario di rilevazione della violenza subita in cui vengono nominate le diverse tipologie e le conseguenze sulla donna e sui minori. Questo strumento aiuta la donna a iniziare il percorso di consapevolezza. Spesso le donne, quando arrivano al Centro Antiviolenza, non sono coscienti di ciò che hanno subito e di quello che stanno subendo.

Se nel primo colloquio, o successivi, emergono problematiche come patologie psichiatriche, dipendenze da alcool o da sostanze stupefacenti che non sono trattabili dal Centro Antiviolenza, le donne vengono accompagnate ai servizi appositi con cui il Centro è collegato. 

Anche quando viene fatta richiesta di mediazione familiare e di percorsi di psicoterapia di coppia, la donna viene guidata ad attivare altri servizi territoriali specializzati nel privato-sociale.

I NOSTRI EVENTI

GLI ULTIMI EVENTI

28 Novembre 2024
FLASH MOB
28 Novembre 2024 GENOVA
La cura è donna?
28 Novembre 2024 GENOVA
CONOSCI previeni difenditi
28 Novembre 2024
GENOVA
Tomato Soap. teatronovela sulla violenza di genere
27 Novembre 2024
RECCO
Torna in alto