PROTEZIONE
CASA RIFUGIO
La permanenza in Casa Rifugio è un tempo di protezione in cui la donna può dedicarsi a rielaborare il proprio vissuto nella violenza, a pensare e riflettere, a prendere decisioni per riscrivere la propria storia di vita, ridando valore a sé stessa e rinforzando un rapporto con i propri figli/e. Deve riappropriarsi delle proprie capacità, rinforzare l’autostima, ricominciare a gestirsi i tempi e gli spazi della quotidianità, sperimentare nuove relazioni personali e sociali, rivedere le proprie competenze genitoriali spesso messe in discussioni negli anni vissuti nella violenza e riprendere la capacità di iniziare a ragionare sulla propria autonomia lavorativa, abitativa ed economica.
Un percorso lungo e faticoso ma sostenuta dall’ equipe di lavoro, composta da una coordinatrice della Casa e da educatrici, psicologhe, avvocate e volontarie esperte nella violenza di genere.
Per i minori è attivo un laboratorio ludico-creative all’interno della Casa Rifugio e l’obiettivo prioritario è quello di rafforzare i fattori protettivi attraverso la creazione di uno spazio dove i bambini/e si devono sentire sicuri e liberi di potersi esprimere. Le educatrici aiutano a manifestare le emozioni legate alla violenza assistita (vergogna, paura, senso di colpa, rabbia) per poter accogliere il loro dolore e imparare a gestire queste emozioni.
Con le donazioni, da parte di privati o di associazioni o ricavate da eventi organizzati dal Centro Per Non Subire Violenza, vengono proposte attività sportive e culturali extra scolastiche, o si acquista qualche regalo per le festività o nuovi arredi per la Casa.
La casa Rifugio è un servizio che ha dei costi di gestione molto elevati per far fronte a tante esigenze materiali per le mamme e per i loro figli. L’abbandono della propria abitazione è spesso una fuga: le donne e i loro figli/e arrivano nella Casa Rifugio senza essere riusciti a portare con sé i propri effetti personali (vestiti, biancheria, materiale scolastico, medicine ect). Hanno bisogno di tutto, anche di cure mediche.
I bambini e le bambine per le cure dentistiche vengono segnalati al servizio Arkè – un dentista per amico.
Il materiale scolastico viene raccolto nelle giornate Dona la spesa di Coop Liguria.
Per i prodotti alimentare periodicamente ci sostiene il Banco Alimentare Onlus e Ricibo. Si ha a disposizione le card spesa di Coop Liguria, oltre al kit di accoglienza che ogni donna che entra nella Casa riceve, composto da dentifrici, spazzolini, creme, detergente doccia-shampoo, asciugamani per sé e per i/le bambini/e (offerto da Coop Liguria e Lions Club Diamante).
LA STORIA
Nel 1996 il gruppo di volontarie dell’UDI (Unione Donne Italiane) si sono rese conto che fosse necessario un periodo di allontanamento in un luogo sicuro, un rifugio per affrontare il percorso di fuoriuscita dalla violenza. Le istituzioni (Comune di Genova e Assessori) hanno condiviso la necessità, la scelta e il percorso per mantenere la segretezza dell’indirizzo. Il Comune ha concesso un appartamento che bisognava arredare e così ci siamo rivolte alla città, che ha risposto generosamente, ma per completare la raccolta abbiamo chiesto aiuto alle donne dello spettacolo per organizzare una serata di autofinanziamento.
Lella Costa, Franca Rame e Margaret Mazzantini hanno accettato di ideare e partecipare allo spettacolo, che si è tenuto il 26 settembre 1996.
Nel 1997 viene stipulata la convenzione con il Comune di Genova che permette l’apertura della prima Casa Rifugio a indirizzo segreto sul territorio di Genova dove vengono accolti donne e minori in pericolo di vita. All’inaugurazione era presente l’attrice Franca Rame che è sempre stata accanto alle battaglie contro la violenza sulle donne.