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TEATRO-TERAPIA

IL LABORATORIO TEATRALE

Il laboratorio è uno spazio protetto di riscoperta e di condivisione utile al rafforzamento della propria autostima e diventa uno strumento importante di sostegno al percorso di elaborazione e di uscita dalla violenza.
È uno spazio di libera espressione:  attraverso la narrazione autobiografica, la pratica del non giudizio e il confronto tra  le donne facilita la nascita di nuove consapevolezze e di una ridefinizione delle sofferenze patite.
La scoperta delle proprie fragilità, la ri-definizione delle violenze subite attenua il senso di colpa che spesso le accompagna e fa scaturire una energia propositiva che le aiuta nel cammino di uscita dalla violenza.

Tale percorso viene sostenuto attraverso un setting integrato (contesto di socialità formato da altre donne che, pur non trovandosi in una situazione di criticità e di pericolo, sono pronte ad intraprendere un percorso comune) dove si formano relazioni significative e solidali.
Riconoscere il proprio corpo come oggetto/soggetto violato, offre alle donne un’importante opportunità di rielaborare i propri vissuti.
La narrazione autobiografica diviene elemento di consapevolezza di sé e di esempio per altri. Si pratica la regola del non giudizio che diviene liberatoria per chi spesso è paralizzata dal senso di colpa che  pervade la sua esistenza.
Il lavoro corporeo, guidato dalla conduttrice teatroterapeuta, consente un diverso ascolto di sé, un riappropriarsi del proprio corpo leso, il potenziamento della propria autostima che la violenza ha fortemente danneggiato.

 Obiettivi del progetto:

  • rafforzare le donne attraverso un percorso solidale,
  • aprire uno spazio di accoglienza sul proprio corpo oggetto/soggetto violato,
  • riscoprire la possibilità di essere protagoniste di gesti e azioni corporee, sostituendo parole pesanti subìte con parole leggere, mani pesanti subìte con mani che imparano nuovamente a stringersi con amorevolezza,
  • includere chi vive una situazione di protezione e marginalità temporanea in un contesto di socialità formato da altre donne che, pur non trovandosi in una situazione di criticità e di pericolo, sono pronte ad intraprendere un percorso comune fatto di vicinanza solidale (azioni concrete, tempo trascorso insieme, punto di riferimento amicale),
  • promuovere iniziative di sensibilizzazione mediante percorsi drammaturgici.

L’Operatrice del Centro Per Non Subire Violenza affianca e sostiene le donne, con colloqui individuali, nel percorso di inserimento e durante il gruppo laboratoriale.

I risultati del laboratorio teatrale nel tempo, sono stati spettacoli che hanno avuto una  grande visibilità e che sono stati presentati in diversi teatri cittadini: ultimo nel 2023 “A maglie aperte”.
Il laboratorio è articolato a cadenza settimanale, con durata di due ore, presso la sede del Teatro dell’Ortica di Genova. Viene condotto da un’operatrice terapista del Centro Per Non Subire Violenza  e da un’attrice del Teatro dell’Ortica, educatrice-formatrice esperta in Teatro Terapia con formazione sulla violenza di genere.

Gli spettacoli realizzati “Donne double face, donne adatte a tutte le stagioni “, “Un finale rovesciato”, “Arredamenti interni: pezzi presi dal dentro al fuori”. Presentato il 18 novembre 2023 “A maglie scoperte”.

LA STORIA

L’idea nasce da un laboratorio teatrale condotto con un gruppo di giovani donne che, ispirandosi ai “Monologhi della vagina”17, sentono l’esigenza di testimoniare e di intraprendere un percorso comune sul tema della donna e del suo corpo, affrontando il dolore e la violenza ma anche la quotidianità e la normalità. Si arriva così alla rappresentazione in cui i toni del racconto, fatto anche di corpi in azione, si intrecciano nel filo spesso e teso del dolore con quello della leggerezza tra humor ed ironia.

Dal 2015 il Centro Antiviolenza in collaborazione con il Teatro dell’Ortica – Associazione di promozione sociale – ha avviato un laboratorio di Teatro Terapia “Il rumore del silenzio” rivolto alle donne ospiti nella Casa Rifugio e alle donne seguite dal Centro

Ha preso vita un percorso di teatro di cittadinanza che si è concretizzato con lo spettacolo andato in scena con una doppia rappresentazione a novembre 2014 al Teatro dell’Ortica, e non è stato che un punto di partenza: uno spazio protetto di riscoperta e di condivisione utile al rafforzamento del Sé, di riappropriazione di un corpo nuovamente ascoltato e di parole ritrovate.

Nel 2017 il Teatro dell’Ortica riceve un finanziamento regionale attraverso il Fondo Sociale Europeo a sostegno dei progetti inclusivi di teatro sociale.

Il progetto con le donne continua anche grazie a questo finanziamento che istituzionalizza la rete tra il Teatro e il Centro partner di progetto.

L’attività è stata poi potenziata da una seconda tranche di progetto finanziato in questo caso dal Dipartimento alle Pari Opportunità che ha permesso la costituzione di un secondo gruppo di attività.

Alcune immagini dai nostri spettacoli

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