CHI SIAMO
Il Centro Per Non Subire Violenza APS (da UDI) è un’associazione di donne con formazione specifica impegnate a contrastare ogni forma di violenza di genere e a promuovere attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno della violenza su donne e bambini/e.
Le donne che subiscono violenza vengono accolte e accompagnate a realizzare il proprio progetto di fuoriuscita: dal primo colloquio di accoglienza alla protezione in alloggi residenziali insieme ai /alle loro bambini/e, dalla consulenza psicologica a quella legale e notarile, tutte ricevono sostegno e sono seguite sino al raggiungimento dell’autonomia. Lo sportello di Orientamento al lavoro poi facilita, se necessario, il reinserimento.
Il Centro oltre ai servizi diretti alla donna e ai minori, offre corsi di formazione per le attività di volontariato all’interno del Centro Antiviolenza. Organizza e promuove dibattiti, conferenze e attività culturali, prepara incontri di prevenzione e di formazione nelle scuole sul tema della violenza e degli stereotipi di genere.
Partecipa a progetti nazionali per ottenere finanziamenti per le proprie attività.
Per auto-finanziarsi, organizza eventi, mostre, concerti, aperitivi letterali e musicali, lotterie.
Il Centro ha attivato convenzioni per i tirocini formativi universitari rivolti alle studentesse di Scienze Pedagogiche e dell’Educazione e Scienze e Tecniche Psicologiche, Scienze della Comunicazione e tirocini formativi per le scuole di Counselling.
La collaborazione del Centro Antiviolenza con le imprese private sul territorio ha la funzione non solo di diffondere, in ogni contesto, un messaggio di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, sui bambini e sulle bambine ma anche di poter concretizzare i loro desideri di autonomia attraverso la ricerca di lavoro, con lo Sportello di Orientamento che da anni è attivo al Centro.
Le donne si prendono cura delle donne
In Nord Europa e Nord America nascono le prime case delle donne. I primi Centri Antiviolenza nel 1990 a Bologna, Milano, Modena, Merano e Roma.
A Genova la storia inizia con Margherita Ferro, a cui è dedicata la nostra Biblioteca. Socia dell’UDI, aveva creato con le donne di tutti i quartieri della città una rete di solidarietà, dando all’Associazione una svolta decisiva, tenendo settimanalmente un gruppo di autocoscienza su Telecittà per quattro anni con una rubrica dedicata ai problemi che le donne stesse proponevano.
Nel 1982 il Congresso dell’UDI azzera l’organizzazione nazionale e lascia ai singoli territori l’autonomia delle proprie associazioni: a Genova nasce Demetra a fini culturali (6 incontri su “La strega” questioni storiche, sociologiche e psicologiche dell’oppressione del disagio femminile).
Su iniziativa di Margherita Ferro si forma il gruppo “Donna e salute”, che si occuperà dell’accoglienza delle donne, con professioniste, assistenti sociali, psicologhe, ginecologhe, avvocate, offrendo consulenze con un primo ascolto sulla violenza in famiglia, la salute, la maternità, i figli, il lavoro.
Alla fine dell’82 partono i corsi per le volontarie e gli incontri di auto aiuto: le donne che si rivolgono al Centro sono sempre di più. Si propone al Comune un osservatorio sulla violenza in famiglia e si raccolgono i primi dati. Si creano contatti con le case rifugio tedesche e viene tradotto il loro manuale di regole e proposte per i gruppi di Auto Aiuto. Si creano contatti e confronti con Modena e Bologna, centri che non sono dell’UDI.
Nel 1994 la Regione Liguria approva la richiesta di contributi per progetti sperimentali nell’ambito dei servizi sociali e il Centro amplia le attività di accoglienza.
Ottenuto il finanziamento della Regione Liguria, l’Associazione si ri-organizza e amplia la gamma di servizi di accoglienza offerti. Nello stesso anno vengono istituiti i “Gruppi per il cambiamento” a cui possono accedere le donne per incominciare a ricostruire la propria vita.
Nel 1995 due volontarie dell’UDI Genova strutturano i gruppi di Auto Aiuto riallacciandosi all’American Movements for Women Liberation e, rifacendosi all’esperienza di altri centri antiviolenza, adottano le tecniche di conduzione di gruppo secondo le teorie Rogersiane e Analitico Transazionale.
Solo nel 1997 si avrà la Legge n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”, ottenuta grazie alle parlamentari di tutti i partiti democratici.
Nel 1997 viene stipulata la convenzione con il Comune di Genova tramite l’Assessore Sergio Rossetti (Assessore ai Servizi Sociali), che permette l’apertura della prima Casa Rifugio a indirizzo segreto sul territorio di Genova dove vengono accolti donne e minori in pericolo di vita. All’inaugurazione era presente l’attrice Franca Rame che è sempre stata accanto alle battaglie contro la violenza sulle donne.
Nel 1999, grazie alla Legge Turco (l. 285/1997), viene aperta una Casa Madre/Bambino ora accreditata presso il Comune di Genova come alloggio sociale “Carlo Rolando”. Vengono accolte mamme con figli, alcune provenienti dalla Casa Rifugio e altre da percorsi comunitari, con fragilità nel ruolo genitoriale e in una situazione economica precaria o sfrattate dalla loro abitazione per morosità.
Nel 2000 l’Associazione “UDI – Centro di accoglienza per non subire violenza” diventa un’associazione di volontariato ONLUS prendendo l’attuale nome “Centro Per Non Subire Violenza Onlus (da UDI)”. iscritta al Registro della Regione Liguria SS_GE_003_2001.
Nel 2010, in accordo con Municipio VII Ponente viene aperta una struttura residenziale accreditata dal Comune di Genova come alloggio protetto “Il Melograno”. Può ospitare gestanti, mamme con figli e donne sole con l’obiettivo di accoglierle in un luogo non segreto, ma ancora in protezione, per sostenerle nel mantenimento e consolidamento delle competenze genitoriali, nel miglioramento delle capacità di autonomia personale.
(Associazione di Promozione Sociale).
Nel novembre 2023, il Centro per non subire Violenza compie 40 anni