CENTRO ANTIVIOLENZA MARTINA ROSSI
LA STORIA DEL CENTRO MARTINA ROSSI
Il CAV Martina Rossi è stato inaugurato ufficialmente l’11 maggio 2022.
Intitolarlo a Martina, giovane ragazza morta nel tentativo di sfuggire a uno stupro, significa ricordare tutte le donne che non hanno avuto giustizia, che non vengono ascoltate, che vengono colpevolizzate dai loro aguzzini, che non vengono credute e per rimarcare che questa mentalità deve essere vinta nell’interesse di tutte e tutti.
Già da quattro anni, col sostegno dell’amministrazione del Comune di Recco che aveva messo a disposizione un locale e aveva favorito l’attuazione di un corso per volontarie, era stato aperto uno sportello, che ha subito lavorato come Centro Antiviolenza.
Per molte ragioni, le donne della zona spesso avevano difficoltà a trasferirsi a Genova per continuare nel CAV il percorso iniziato nello sportello e che era quindi necessario portare in zona le risorse dell’associazione Centro per non subire violenza.
Le donne che si rivolgevano allo sportello e che ora si rivolgono al CAV Martina Rossi hanno a loro disposizione l’accoglienza, anche telefonica, i colloqui individuali, il sostegno psicologico, la consulenza legale (penale e civile) e notarile, lo sportello lavoro. Possono inserirsi nei gruppi di sostegno (per la genitorialità e per il cambiamento) e nel laboratorio di teatro terapia Si sono subito realizzati buoni rapporti con i Comuni, i Servizi Sociali, le Forze dell’Ordine, le Associazioni del territorio e, anche se il lavoro di costruzione della rete è stato un po’ rallentato dalla pandemia, dopo il ritorno alla normalità ha fatto molti passi avanti, con il lavoro nelle scuole e la presenza del Centro a molte iniziative nel territorio. Infatti il CAV Martina Rossi ha sede a Recco, ma è il CAV di tutte le donne, e in particolare di quelle dei sette comuni del Golfo Paradiso.
Intitolarlo a Martina, giovane ragazza morta nel tentativo di sfuggire a uno stupro, significa ricordare tutte le donne che non hanno avuto giustizia, che non vengono ascoltate, che vengono colpevolizzate dai loro aguzzini, che non vengono credute e per rimarcare che questa mentalità deve essere vinta nell’interesse di tutte e tutti.
Già da quattro anni, col sostegno dell’amministrazione del Comune di Recco che aveva messo a disposizione un locale e aveva favorito l’attuazione di un corso per volontarie, era stato aperto uno sportello, che ha subito lavorato come Centro Antiviolenza.
Per molte ragioni, le donne della zona spesso avevano difficoltà a trasferirsi a Genova per continuare nel CAV il percorso iniziato nello sportello e che era quindi necessario portare in zona le risorse dell’associazione Centro per non subire violenza.
Le donne che si rivolgevano allo sportello e che ora si rivolgono al CAV Martina Rossi hanno a loro disposizione l’accoglienza, anche telefonica, i colloqui individuali, il sostegno psicologico, la consulenza legale (penale e civile) e notarile, lo sportello lavoro. Possono inserirsi nei gruppi di sostegno (per la genitorialità e per il cambiamento) e nel laboratorio di teatro terapia Si sono subito realizzati buoni rapporti con i Comuni, i Servizi Sociali, le Forze dell’Ordine, le Associazioni del territorio e, anche se il lavoro di costruzione della rete è stato un po’ rallentato dalla pandemia, dopo il ritorno alla normalità ha fatto molti passi avanti, con il lavoro nelle scuole e la presenza del Centro a molte iniziative nel territorio. Infatti il CAV Martina Rossi ha sede a Recco, ma è il CAV di tutte le donne, e in particolare di quelle dei sette comuni del Golfo Paradiso.